“Parlare di libertà di stampa significa parlare di libertà di pensiero e di espressione, di tutela della dignità stessa dell’uomo”, sono queste le parole con cui il presidente del Consiglio della Regione Piemonte, Mauro Laus, ha aperto il convegno sulla libertà di stampa ospitato dal comune e promosso dal Comitato regionale per i Diritti Umani, dal centro per l’Unesco di Torino e dall’Ordine dei giornalisti del Piemonte.
Importante l’intervento del giornalista Alberto Sinigaglia che ha parlato di come pericolosamente sia crollato il muro che divideva giornalismo e promozione pubblicitaria, trasformando i fondamentali organi di informazione in semplici mezzi di propaganda. Una critica forte mossa verso un certo giornalismo prezzolato che, a detta di Sinigaglia minaccia il valore e l’importanza dell’informazione.

Discussioni sul web

Mauro Laus TorinoSi è parlato anche di web e del pericolo nascosto dalle notizie diffuse dalla rete. Mentre in una biblioteca i contenuti sono chiari e verificabili, ha spiegato l’inviato e presidente italiano di Reportes Sans Frontieres Mimmo Candito, la rete propone ogni tipo di informazione creando notizie virali che si diffondono senza una fonte precisa e dando spesso vita al totale offuscamento della verità, è necessaria una strumentazione adeguata e un approccio critico alle notizie diffuse su internet, altrimenti rischiamo di prendere per reali e reagire di conseguenza notizie ad-hoc e bufale vere e proprie messe in giro per i più svariati motivi, dall’auto promozione alla diffamazione politica.
Sono state trattate varie tematiche, dall’analisi della rinascita della censura e della forte pressione sui media presente in sempre più numerosi paesi alla situazione italiana che non brilla per niente anche dai più recenti studi.
Al convegno hanno assistito gli studenti frequentanti l’ultimo anno di Master in giornalismo nella città di Torino. Durante il convegno è stato poi annunciata l’attribuzione del premio dedicato alla memoria del giornalista colombiano Guillermo Cano Isaza, alla Khadijacronista Ismayilova, perseguitata dal governo Azero.
Un evento pieno di spunti e riflessioni dove attraverso interventi e discussioni è stata ribadita l’importanza di una informazione libera e limpida, un valore che rischia di perdersi perché troppo scomodo per i poteri forti.