1. Cosa indica la legge

Per lo Stato Italiano gli infortuni sul lavoro sono regolamentati dal Decreto del Presidente della Repubblica emanato il trenta giugno millenovecentosessantacinque.
Quando il lavoratore è soggetto a un avvenimento traumatico, o “causa violenta” mentre è in servizio, e a causa di questo è costretto ad assentarsi dal suo posto di lavoro per un periodo oltre i tre giorni, secondo il regolamento indicato, si tratta di infortunio.
L’infortunio su posto di lavoro viene sostanzialmente differenziato dall’indennità che spetta al lavoratore in seguito a malattia per causa di servizio.

2. Quando si parla di infortunio su posto di lavoro

Nello specifico la normativa indica i casi in cui si tratta di infortunio su posto di lavoro: quando accade un qualsiasi episodio durante il servizio che porta a un danno fisico a discapito del lavoratore, o addirittura alla morte; quando il lavoratore viene dichiarato non abile al lavoro per un periodo superiore a tre giorni; quando l’avvenimento è una conseguenza dell’attività lavorativa; quando l’incidente è accaduto durante il percorso per recarsi al lavoro oppure per rientrare al proprio domicilio.

3. Le azioni da fare in caso di infortunio su posto di lavoro

– Il lavoratore
Appena accade l’episodio il lavoratore deve riferire al suo datore di lavoro l’infortunio a cui è andato incontro.
Il datore di lavoro, o chi per lui, ha il dovere di inviare al Pronto Soccorso ospedaliero il suo dipendente o, nei casi più gravi, chiamare l’autoambulanza per trasportarlo in ospedale: qui sarà visitato dal personale sanitario e verrà rilasciato un certificato medico dove si attesta lo stato fisico del lavoratore.
Appena ricevuto il certificato medico, è importante che il lavoratore lo faccia pervenire il prima possibile al suo datore di lavoro, o al suo diretto superiore, affinchè quest’ultimo possa trasmettere la denuncia all’INAIL.
Ovviamente la prognosi dell’infortunio deve essere superiore ai tre giorni, mentre per periodi inferiori non è necessario fare la denuncia di infortunio all'”Istituto Nazionale per l’Assicurazione sugli Infortuni sul Lavoro”.

– Il datore di lavoro
Il datore di lavoro, nel momento il cui riceve la comunicazione dell’infortunio del suo dipendente tramite il certificato medico rilasciato dal Pronto Soccorso ospedaliero, ha l’obbligo immediato di trasmettere telematicamente all’INAIL il modello apposito predisposto dell’ente stesso, per denunciare l’episodio.
La denuncia all’INAIL è assolutamente obbligatoria nel caso in cui nel certificato medico la prognosi è superiore ai tre giorni: se inferiore non è necessario.
In caso di mancata denuncia all’INAIL, il datore di lavoro andrà incontro a delle sanzioni piuttosto elevate: le cifre partono dai milleduecentonovanta euro fino alla massima sanzione di settemilasettecentoquarantacinque euro.

4. L’infortunio e le sue procedure
L’INAIL è un ente pubblico cui bisogna rivolgersi in caso d’infortuni sul posto di lavoro.
Il lavoratore, dopo che l’INAIL ha ricevuto la denuncia dell’infortunio avvenuto su posto di lavoro, durante il servizio, deve prendere un appuntamento negli uffici della sede più vicina dell’ente.
Sarà fissata una data nei due o tre giorni precedenti la scadenza della prognosi indicata nel certificato rilasciato dal medico del Pronto Soccorso.
Durante l’appuntamento presso l’ente il lavoratore sarà sottoposto a visita medica a cura dell’INAIL.

– La visita all’INAIL
Durante la visita medica presso l’INAIL il medico dell’ente deve accertare le condizioni di salute del lavoratore.
Può accadere che il periodo che era stato previsto dal medico del Pronto Soccorso, dopo la visita relativa l’infortunio, non risulta sufficiente per la completa e piena guarigione, allora il medico dell’INAIL concorderà con il lavoratore un nuovo appuntamento in altra data.
Nel caso descritto il medico dovrà rilasciare un nuovo certificato medico fino alla data prevista per il successivo appuntamento che il lavoratore dovrà comunicare in maniera tempestiva al suo datore di lavoro.
Se durante la visita presso l’INAIL il medico verifica che il lavoratore è guarito dall’incidente, si può chiudere la pratica che riguarda l’infortunio.
Il medico dell’INAIL deve redigere un certificato dove è specificato che il lavoratore è perfettamente guarito e può rientrare al lavoro.

5. La copertura assicurativa obbligatoria del lavoratore
Il lavoratore dipendente è coperto da assicurazione obbligatoria riguardo gli infortuni su posto di lavoro.
La copertura assicurativa prevede un risarcimento in caso di infortunio su posto di lavoro; la legge sugli infortuni regola i casi in cui il lavoratore ha diritto al risarcimento da parte dell’assicurazione obbligatoria.
Non in tutti i casi spetta il risarcimento al lavoratore: sono previste delle tipologie di rischio su posto di lavoro per le quali viene corrisposto un indennizzo.