Spesso, quando si subisce un danno sul lavoro, la prima cosa che si cerca di fare è tentare una causa nei confronti del proprio datore di lavoro, situazione che nella maggior parte dei casi comporta delle conseguenze negative che il lavoratore stesso dovrebbe evitare.
Vediamo ora tutto quello che bisogna conoscere in merito all’indennizzo per infortunio sul lavoro e a chi rivolgersi per ottenere un risarcimento che permetta di fronteggiare anche le eventuali spese mediche.

Come viene definito l’indennizzo per infortunio sul lavoro

L’Inail tende a essere abbastanza preciso nel momento in cui si parla di infortunio sul lavoro: questo deve essere molto grave e provocare danni permanenti o temporanei così come la morte del lavoratore oppure, nel minore dei casi, fare in modo che questo particolare accadimento impedisca al lavoratore di svolgere le sue mansioni per tre o più giorni.

Inoltre viene definito anche quello che prende il nome di infortunio sul lavoro in itinere, ovvero quello relativo al tragitto che viene compiuto dal lavoratore per raggiungere la sede dove deve operare così come quello che gli permette di spostarsi da una sede lavorativa all’altra così come viene anche preso in considerazione lo spostamento che deve essere effettuato per consumare il pasto qualora il servizio mensa aziendale sia totalmente assente.

Pertanto sono questi i diversi casi nei quali è possibile richiedere l’indennizzo sul lavoro.

L’Inail e l’indennizzo per infortunio sul lavoro

Occorre prendere in considerazione anche le svariate tipologie di danni che riguardano l’indennizzo, ovvero quali sono i casi nei quali l’Inail si trova costretta a effettuare il versamento della somma di denaro per risarcire il lavoratore che ha subito un danno.
In primo luogo occorre sottolineare come l’indennizzo viene effettuato dall’Inail nel momento in cui il lavoratore ha subito un danno che comporta un certo grado di invalidità.
Nel momento in cui la percentuale raggiunge il 5%, l’ente riconosce il danno al lavoratore ed effettua ratealmente il pagamento mentre, se il danno comporta un’invalidità superiore al 5% ma non al 15%, l’intera somma di denaro viene versata in una soluzione unica.
Se il danno supera il 15% il lavoratore ha diritto a un risarcimento vitalizio, in base al tipo di infortunio che ha subito lo stesso dipendente.

L’Inail non è invece responsabile del danno biologico ma corrisponde comunque una somma di denaro che permette allo stesso di avere l’occasione di far fronte alle spese mediche.
Infine l’Inail è responsabile del risarcimento in soluzione intera nel momento in cui il dipendente subisce un danno dovuto a causa della negligenza di un collega oppure del datore di lavoro.

Pertanto esistono diversi casi relativi all’indennizzo per infortunio sul lavoro rimborsato da parte dell’Inail.

Il datore di lavoro e l’indennizzo per infortunio sul lavoro

Bisogna anche considerare un altro aspetto relativo all’indennizzo sul lavoro, il quale deve essere conosciuto da parte dello stesso lavoratore in maniera tale che questo possa ottenere un risarcimento.
In questo caso occorre parlare dell’indennizzo che deve essere pagato a parte del datore di lavoro e in questo caso è bene sottolineare come lo stesso è responsabile nel momento in cui le attrezzature e strumentazioni non sono adeguate e in linea con tutte le normative di sicurezza oppure non viene offerto un corso professionale allo stesso lavoratore.
Nel caso contrario il datore di lavoro non è responsabile e pertanto occorre sottolineare come, lo stesso dipendente, deve rivolgersi all’Inail per il risarcimento biologico del danno.
Di conseguenza conoscere tutte queste particolari informazioni offre la sicurezza, al lavoratore stesso, di poter effettivamente evitare di dover fronteggiare delle spese elevate

A chi rivolgersi per un corretto indennizzo per infortunio sul lavoro

Qualora si voglia ottenere un risarcimento per infortunio sul lavoro occorre semplicemente richiedere l’intervento di Difeso e Risarcito, ovvero lo studio di consulenti e avvocati che si occupa di effettuare un’attenta analisi di tutta la situazione che vede per protagonista quel lavoratore.
La pratica viene sottoposta a una serie di controlli in maniera tale che la causa possa essere avviata solo ed esclusivamente nel momento in cui il lavoratore stesso ha la certezza di ottenere un risarcimento, prevenendo quindi delle spese che sono elevate senza ottenere il giusto risarcimento.